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Polisanpaolo un gruppo dentro e fuori dal campo



Il percorso della Polisportiva San Paolo si arricchisce di un ulteriore tassello significativo, a seguito della vittoria di sabato pomeriggio contro la compagine di Casa Anawim/Casa Mosè.

In quel di San Brunello, i ragazzi di mister Plutino, sono stati accolti da un gruppo di giovani immigrati, educati ed estremamente rispettosi nei confronti di tutti, non a caso si parlerà in seguito di un match dal povero tasso tecnico ma dall’elevato spirito sportivo ed integrativo. Nonostante la partita si fosse già messa in discesa per De Cicco e compagni, i ragazzi di Casa Anawim si sono a sprazzi resi pericolosi, spinti dall’immensa voglia di correre e divertirsi in maniera sana. Belle giocate da entrambe le parti, ma preme sottolineare le due segnature effettuate dai padroni di casa, che sul finale hanno accorciato un divario che, fino a quel momento, si era visto soltanto dal punto di vista tecnico.

Per l’appunto, seppur questi ragazzi non vantino un passato da provetti calcettisti, hanno ridato spolvero a ciò che il calcio dovrebbe suscitare in tutti i più assidui praticanti: ovvero il desiderio del gioco in compagnia, al di là di competizioni, all’infuori da ogni tipo di contrasto.

Non è stata esclusivamente una partita di calcio, non lo è stato per i giovani immigrati di Casa Anawim nè tantomeno per i "Paolini”, ogni squadra ha imparato qualcosa dall’altra, rendendo un sabato pomeriggio qualunque una grande esperienza di integrazione e divertimento. A Casa Anawim, e tutta la loro realtà, vanno i migliori complimenti da parte nostra, con la speranza di instaurare solide sinergie volte al divertimento di questi giovani meritevoli.

Le attività della Polisportiva non sono contingenti al calcio giocato, sono tante le attività che i ragazzi vivono nello spirito Parrocchiale.

Immancabile, puntuale e meravigliosa. Questo e molto altro è stata la tradizionale serata carnevalesca trascorsa lo scorso venerdì da oltre settanta membri della comunità Parrocchiale di San Paolo alla Rotonda.

Un invito partito dal Parroco Don Giacomo ed esteso ad ogni membro della comunità, dai giovani ai meno giovani. Un così tanto coinvolgimento tale da riempire il ristorante esclusivamente riservato dai nostri invitati, come fosse una festa privata, come fosse una grande cena di famiglia.

Preghiera iniziale, tante chiacchiere (quelle non commestibili) e subito a capofitto sulla cena, abbondante e sempre squisita. Ad animare i giochi ci hanno pensato i “furbetti” della Polisportiva, Zappellini e Caridi, bandendo una serie sconfinata di brindisi a discapito dei tanti fegati presenti. Tanta carne e maccheroni, antipasti e dolci, peccato che capitan Palladino (cercando di dare il buon esempio) non sia stato in grado di accontentarsi del suo “Menu Baby” ordinato ad inizio cena, sprofondando in un’astinenza da frittole che in ultimo lo ha tradito. Tanta goliardia e molta complicità con il resto della compagnia, una polisportiva quasi al completo che ancora una volta dimostra di essere un gruppo saldo soprattutto al di fuori del campo da gioco, che riesce a vivere molto bene lo stare insieme.

In attesa dei prossimi incontri sportivi, i ragazzi saranno rimessi in sesto da mister Plutino e Peppe D’Agostino, giusto per riabbassare il freno a mano tirato nell’ultima partita di campionato.

D’ora in avanti le partite saranno toste e andranno affrontate con la giusta concentrazione, sapendo che per quei sessanta minuti si dovrà dare il massimo. Forza San Paolo e avanti tutta.




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